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L’appartamento,
facente parte di un complesso di archeologia industriale da poco
recuperato nel centro storico di Venezia, in prossimità della stazione,
presentava un carattere assolutamente contemporaneo che si è voluto
seguire ed accentuare con le linee scelte per l’arredo, e
l’illuminazione.
Questa scelta però non ha impedito di poter aggiungere un tocco
veneziano al’insieme tramite l’uso dei materiali quali legno e vetro,
che, seppur nella loro veste minimale, richiamano e dichiarano il
legame alla città. La parete di ingresso che funge sia da divisione
della nicchia dedicata alla cucina sia da illuminazione con i suoi
faretti incassati nella parte alta, interamente in vetro così come le
“boulles” in vetro contenente i faretti, parte terminale delle aste a
binario che corrono tra trave e trave, si legano idealmente al contesto
artigiano, così caratteristico; così come gli arredi, tutti su misura,
e gli specchi che permettono di replicare all’infinito.
La cucina, con la grande cappa, con la sua particolare forma, segue la
bizzarra pianta dell’appartamento, enfatizzando la direzionalità verso
la zona notte divenendo il fulcro della zona living, si apre verso il
soggiorno, e soprattutto verso la magnifica vista che si gode dalle
finestre a nastro aperte sulla città.
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